Jump to ratings and reviews
Rate this book

Dis-educazione

Rate this book
Nonostante sia diffusa l'idea che nelle scuole statunitensi, come in quelle dei Paesi occidentali, si insegnino i valori democratici, ci troviamo di fronte un modello di insegnamento che non solo non incoraggia, ma impedisce di sviluppare il pensiero critico e indipendente, di ragionare liberamente su ciò che si nasconde dietro la rappresentazione del mondo offerta dal potere. Di rado è consentito agli studenti di «trovare da soli la verità», mostrando loro come farlo. Più spesso ci si aspetta che i ragazzi imparino attraverso un trasferimento di un approccio strumentale all'istruzione, la cui efficacia è misurata da esami che prevedono risposte corrette e risposte errate, predeterminate secondo i criteri stabiliti dalla cultura dominante. Le scuole non sono dunque luoghi democratici, ma istituzioni che svolgono un ruolo di controllo e di coercizione. In questa illuminante raccolta di saggi, Noam Chomsky rivela, con una serie documentata e puntuale di esempi tratti dalla storia recente, come gli Stati Uniti siano riusciti a rivendicare continuamente la loro superiorità morale proprio allontanando gli osservatori e i cittadini da una comprensione critica e globale degli eventi. E con la nota passione che da cinquant'anni sostiene le sue ricerche sui sistemi di potere e la sua competenza di studioso della comunicazione, fornisce gli strumenti utili a fare di studenti e insegnanti degli «agenti della storia» alla costante ricerca della verità, per rendere questo mondo meno discriminatorio e più giusto.

258 pages, Kindle Edition

Published September 17, 2019

About the author

Noam Chomsky

855 books15.9k followers
Avram Noam Chomsky is an American professor and public intellectual known for his work in linguistics, political activism, and social criticism. Sometimes called "the father of modern linguistics", Chomsky is also a major figure in analytic philosophy and one of the founders of the field of cognitive science. He is a laureate professor of linguistics at the University of Arizona and an institute professor emeritus at the Massachusetts Institute of Technology (MIT). Among the most cited living authors, Chomsky has written more than 150 books on topics such as linguistics, war, and politics. In addition to his work in linguistics, since the 1960s Chomsky has been an influential voice on the American left as a consistent critic of U.S. foreign policy, contemporary capitalism, and corporate influence on political institutions and the media.
Born to Ashkenazi Jewish immigrants in Philadelphia, Chomsky developed an early interest in anarchism from alternative bookstores in New York City. He studied at the University of Pennsylvania. During his postgraduate work in the Harvard Society of Fellows, Chomsky developed the theory of transformational grammar for which he earned his doctorate in 1955. That year he began teaching at MIT, and in 1957 emerged as a significant figure in linguistics with his landmark work Syntactic Structures, which played a major role in remodeling the study of language. From 1958 to 1959 Chomsky was a National Science Foundation fellow at the Institute for Advanced Study. He created or co-created the universal grammar theory, the generative grammar theory, the Chomsky hierarchy, and the minimalist program. Chomsky also played a pivotal role in the decline of linguistic behaviorism, and was particularly critical of the work of B.F. Skinner.
An outspoken opponent of U.S. involvement in the Vietnam War, which he saw as an act of American imperialism, in 1967 Chomsky rose to national attention for his anti-war essay "The Responsibility of Intellectuals". Becoming associated with the New Left, he was arrested multiple times for his activism and placed on President Richard M. Nixon's list of political opponents. While expanding his work in linguistics over subsequent decades, he also became involved in the linguistics wars. In collaboration with Edward S. Herman, Chomsky later articulated the propaganda model of media criticism in Manufacturing Consent, and worked to expose the Indonesian occupation of East Timor. His defense of unconditional freedom of speech, including that of Holocaust denial, generated significant controversy in the Faurisson affair of the 1980s. Chomsky's commentary on the Cambodian genocide and the Bosnian genocide also generated controversy. Since retiring from active teaching at MIT, he has continued his vocal political activism, including opposing the 2003 invasion of Iraq and supporting the Occupy movement. An anti-Zionist, Chomsky considers Israel's treatment of Palestinians to be worse than South African–style apartheid, and criticizes U.S. support for Israel.
Chomsky is widely recognized as having helped to spark the cognitive revolution in the human sciences, contributing to the development of a new cognitivistic framework for the study of language and the mind. Chomsky remains a leading critic of U.S. foreign policy, contemporary capitalism, U.S. involvement and Israel's role in the Israeli–Palestinian conflict, and mass media. Chomsky and his ideas are highly influential in the anti-capitalist and anti-imperialist movements. Since 2017, he has been Agnese Helms Haury Chair in the Agnese Nelms Haury Program in Environment and Social Justice at the University of Arizona.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
2 (13%)
4 stars
1 (6%)
3 stars
8 (53%)
2 stars
3 (20%)
1 star
1 (6%)
Displaying 1 - 3 of 3 reviews
70 reviews2 followers
July 28, 2020
Non aspettatevi un libro sulla scuola o sull'educazione. Il titolo italiano, e ancora di più il sottotitolo, sono estremamente fuorvianti. Questo libro è una raccolta di riflessioni di Chomsky sulla disinformazione vigente negli Stati Uniti, dove i media tendono a nascondere le responsabilità del governo negli affari esteri riguardanti i Paesi del centro-America. I fatti raccontati si riferiscono in particolare alla situazione del Nicaragua a partire dagli anni '80. È un libro di geopolitica che mi ha fatto scoprire una parte di storia del mondo di cui non ero a conoscenza.
Profile Image for Noloter.
141 reviews3 followers
January 23, 2021
«La realtà è diversa, ma sgradita, e dunque poco raccontata».

Datato e attualissimo. Un ossimoro che va spiegato.
Datato per i riferimenti, quasi tutti legati almeno agli anni '80-'90 del XX secolo (presidenze Reagan-Bush-Clinton, sandinisti, invasione del Nicaragua, prima Guerra del Golfo, fatti di Panama, Haiti e svariati altri episodi riguardanti l'America centrale, l'URSS e il Levante - se per ragioni anagrafiche o di conoscenza personale non si ha ben chiaro il periodo storico di riferimento ci si ritrova in breve tempo confusi) e americanocentrici. Attualissimo per le considerazioni e le corrispondenze con la cronaca passata e recente (basta cambiare i nomi di luoghi e persone); forse questo è il tratto più impressionante e che porta il lettore a trarre le sue conclusioni.
Il titolo tuttavia è fuorviante, di educazione (o, meglio, istruzione - da education) e mala istruzione si parla solo nel primo capitolo, che poi è una conversazione tra intervistatore e autore su come la Scuola da luogo deputato alla formazione e alla cultura degli individui sia stata scientemente degradata ad omologante (in base alla corrente ideologica del momento) diplomificio e corso di formazione professionale, mentre il resto è composto da saggi tutti incentrati sulla disinformazione (ecco forse un titolo che sarebbe stato più calzante) pianificata e su come il sistema mediatico possa (e l'abbia fatto) manipolare/nascondere le notizie per influenzare l'opinione pubblica sia fabbricando giustificazioni morali e costruendo eroi e mostri (ruoli intercambiabili tra loro, quando necessario) nell'ambito della propaganda interna e della tutela degli interessi (quelli veri) costituiti, che come strumento di distrazione di massa atto ad evitare che il resto del popolo si permetta di disturbare il manovratore (e qui sono molto interessanti le osservazioni sulla cosiddetta "crisi della democrazia", sulla propagandata necessità di una "democrazia controllata", sugli attacchi alle istituzioni democratiche e sul magnificato ritorno all'elitarismo - tutto questo scritto in tempi distanti dalle cronache degli ultimi decenni); per quanto possa essere interessante e il discorso fili senza troppi intoppi, il ripetere però lo stesso concetto per decine e decine (centinaia?) di pagine portando avanti quelle che fondamentalmente sono sempre le stessa argomentazione ma con diversi nomi (ok, prof. Chomsky, non c'è bisogno di citare ogni singolo episodio, ogni singolo personaggio coinvolto, ogni singolo giornalista, ogni singolo articolo di stampa, ogni singola notizia manipolata/cancellata) risulta ridondante - e alla fine un po' noioso - e appesantisce la lettura.
Voto: tre stellette e mezza.
Profile Image for FrancescoInari.
119 reviews2 followers
June 6, 2021
Brilliant criticism of the current educational system, balanced by the fact that half of the book is either too much focused on American politics or downright off topic.
Could be better
Displaying 1 - 3 of 3 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.