Giovanni Chevalley
Giovanni Chevalley (Siena, 11 ottobre 1868 – Torino, 13 aprile 1954) è stato un architetto italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovanni Chevalley nacque a Siena l'11 ottobre 1868 e frequentò la Scuola di applicazione degli ingegneri di Torino, laureandosi nel 1891. Subito dopo la laurea si dedicò all'insegnamento, collaborando nello studio dell'architetto Carlo Ceppi che fu per lui una guida e un amico. Ristrutturò diverse ville torinesi e della cintura della città e si attivò come politico partecipando alle decisioni del Consiglio Comunale, con l'obiettivo di mantenere la città di Torino libera da opere che potevano deturparne lo stile. Nel 1943, alla caduta del regime fascista, venne nominato vicesindaco della città di Torino.
Negli ultimi anni della sua vita fu Presidente della Commissione Esecutiva per il Piano regolatore e membro della Commissione per la Riforma del Regolamento Edilizio. Giovanni Chevalley morì a Torino il 13 aprile 1954.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Si dedicò alla ristrutturazione di diversi edifici di Torino tra i quali:
Riprogettò e ristrutturò molte ville della città, diverse chiese, la sede della Banca d'Italia e numerosi palazzi e castelli nella cintura di Torino (tra i quali il Castello Balduino e quello di Introd).
I suoi interventi furono anche a Fossano, presso la sede della Cassa di Risparmio e a Sestriere, presso l'albergo Principi di Piemonte. Nel primo decennio del 1900 concluse i lavori alla Villa Rignon[1], con la progettazione del giardino e la realizzazione dell'Aranciera dalla forma semicircolare sul lato destra della villa.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Oggi nota come Villa Amoretti
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bruno Signorelli, CHEVALLEY, Giovanni, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 34, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988.
- MuseoTorino
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