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Loading... Un sussurro nel buio (original 1863; edition 1863)by Louisa May Alcott (Author), Alessandra Calanchi (Translator)Un racconto dell'altra Alcott, quella che ancora non aveva trovato rifugio al focolare delle sorelle March e che non si fa scrupoli nello scandagliare gli aspetti più scabrosi dell'animo umano. In questo caso si parla di violenza domestica e abusi psicologici: temi attuali ancora oggi, ahimè, ma che nella seconda metà dell'800 erano quasi prassi vista la condizione subordinata della donna in società e in famiglia. La giovane e vivace Sybil non ha modo di difendere se stessa e il suo patrimonio dalle grinfie dello zio, che in quanto tutore legale ha un potere quasi illimitato su di lei e riesce senza difficoltà a farla dichiarare pazza e rinchiuderla. Da qui la storia si dipana con tutti gli stilemi del gotico: una casa tenebrosa e isolata, figure misteriose che si muovono nel buio e segreti dal passato; nonostante l'autrice sappia dosarli con maestria in modo da creare un'atmosfera suggestiva, a mettere davvero angoscia non sono questi elementi scenografici bensì il constatare l'assoluta impotenza della protagonista di fronte ad un'ingiustizia così enorme. Lo stesso lieto fine è dolceamaro, perché la salvezza arriva grazie al pentimento sul letto di morte dello zio e al valoroso cugino che corre in suo aiuto, quindi ancora una volta il suo destino è nelle mani degli uomini. Un buon racconto, appassionante nella trama e moderno nelle tematiche. |
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Google Books — Loading... GenresMelvil Decimal System (DDC)813Literature English (North America) American fictionLC ClassificationRatingAverage:
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In questo caso si parla di violenza domestica e abusi psicologici: temi attuali ancora oggi, ahimè, ma che nella seconda metà dell'800 erano quasi prassi vista la condizione subordinata della donna in società e in famiglia. La giovane e vivace Sybil non ha modo di difendere se stessa e il suo patrimonio dalle grinfie dello zio, che in quanto tutore legale ha un potere quasi illimitato su di lei e riesce senza difficoltà a farla dichiarare pazza e rinchiuderla. Da qui la storia si dipana con tutti gli stilemi del gotico: una casa tenebrosa e isolata, figure misteriose che si muovono nel buio e segreti dal passato; nonostante l'autrice sappia dosarli con maestria in modo da creare un'atmosfera suggestiva, a mettere davvero angoscia non sono questi elementi scenografici bensì il constatare l'assoluta impotenza della protagonista di fronte ad un'ingiustizia così enorme. Lo stesso lieto fine è dolceamaro, perché la salvezza arriva grazie al pentimento sul letto di morte dello zio e al valoroso cugino che corre in suo aiuto, quindi ancora una volta il suo destino è nelle mani degli uomini.
Un buon racconto, appassionante nella trama e moderno nelle tematiche. ( )